Sì ok, diciamocelo: i bambini a volte sono davvero schifosi.
Prima di avere Noah non ero di certo preparata ad avere in casa pannolini pestilenziali, chiazze di saliva e caccole.
Queste sono solo alcune delle voci nella lista dei contro che mi vengono in mente quando penso alla possibilità di avere un terzo figlio.
Cose totalmente antigeniche, insondabili e non menzionabili.
Eppure, mi sono preparata psicologicamente a menzionarle qui, per voi. Per una questione di privacy non dirò da chi vengono fatte queste nefandezze. Ah no, aspettate. Invece ve lo posso dire, tanto non c’è privacy su internet no?
Ecco, allora, queste cose vengono fatte da un campione di circa 10 bambini. Figli miei e di mie amiche con cui mi sono persa a parlare di questi amabili argomenti.
Quindi ecco a voi 7 cose disgustose (e potevo usare termini ben peggiori) che fanno i bambini:
- FANNO BEN ALTRO CHE MANGIARSI LE CACCOLE. Se già non lo sapevate, ve lo dico io. I bambini scavano nelle loro cavità nasali non solo per tirare fuori quelle verdognole, e a quanto pare gustosissime, caccolone e mangiarsele. No, a loro non basta assaporarle manco fossero caramelle gommose. Loro ci costruiscono cose. Tipo dei murales. Sui muri. Oppure le usano come collante per appiccicare i pezzi di lego ai mobili. Sì lo so, fa schifo, ma è così.
- FANNO LA CACCA NELLE PISCINE PUBBLICHE. Oh sì, succede pure questo. Anche se il tuo dolce e adorato cucciolo ha fatto la cacca appena prima di essere messo in ammollo nel suo specialissimo pannolino contenitivo vai tranquilla, la rifarà anche dopo 10 minuti. Se sei fortunata il pannolino sopracitato conterrà la perdita, altrimenti ti troverai piena di vergogna a cercare di raccattare pezzi di cacca dall’acqua della piscina.
- TIRANO FUORI RESTI PREISTORICI DI CIBO DA LUOGHI IMPENSABILI E LI DIVORANO. Un mesetto fa ho visto mio figlio che masticava, e io non gli avevo dato nulla, quindi gli ho chiesto di aprire la bocca e farmi vedere cosa stava masticando con tanta golosità. Signore e signori, era un pezzo di uovo di cioccolato di Pasqua. Ed era praticamente Agosto. E sì, lo so che avevo detto che non avrei fatto nomi per una questione di privacy, ma non ho resistito.
- FANNO DEGLI INTRUGLI DISGUSTOSI CON IL CIBO. Se volete potete chiamarla curiosità culinaria. Anzi no, chiamatela temerarietà culinaria. Vogliono per forza sapere cosa succederà mescolando un bicchiere di latte, con un po’ di ketchup e dello spezzatino di tacchino. Intendevo dire cosa succederà nella loro bocca. Perché hanno davvero il coraggio di mangiare quello schifo. E li vedi anche soddisfatti e contenti del loro esperimento.
- USANO QUALSIASI COSA COME TOVAGLIOLO, PURCHÉ NON SIA UN TOVAGLIOLO VERO. E se ne fregano se tu sei vestita di tutto punto e pronta per uscire. Arrivano e si strofinano quel musetto lercio contro la manica della tua camicetta di seta. Oppure, dopo aver mangiato delle patate al forno particolarmente condite, e dopo aver loro chiesto di lavarsi le mani, trovi delle ditate di olio sulle lenzuola del tuo letto. Rigorosamente il giorno in cui le hai cambiate.
- RIEMPIONO LE LORO GUANCE DI CIBO COME UN CAZZO DI CRICETO SIBERIANO. Sì, perché a quanto pare per loro ha senso usare la bocca come un deposito di cibo. Quindi vale assolutamente la pena immagazzinarci dentro qualunque tipo di prelibatezza e renderla un pappone informe e gommoso. Quindi dopo che avrai servito a tua figlia la cena, non ti stupire se all’ora della nanna sta ancora masticando lo stesso pezzo di carne. E ringrazia Dio che te ne sei accorta perché era ora di lavarsi i denti prima della nanna. Altrimenti poteva andare avanti delle ore.
- USANO QUALSIASI COSA COME CARTA IGIENICA, ANCHE SE NON SI TRATTA DI CARTA IGIENICA. Ricordo il racconto di una carissima amica che una mattina si è svegliata e dopo essersi lavata il viso, si è asciugata lo stesso con il suo asciugamani beige personale. Solo che si è accorta che puzzava. E sopra c’era una striscia di un colore scuro non ben identificata. Ecco. Sappiate che l’amica in questione da allora ha cambiato casa e adesso ha un suo bagno personale. Che chiude rigorosamente a chiave.