Muore a 4 anni Adalynn Sooter

Ci sono momenti della mia vita in cui non riesco a controllare le mie emozioni e queste si palesano. Ieri sera è successo leggendo la storia di una dolcissima bimba e vedendo la foto di lei e del suo fratellino. Mentre i miei occhi scorrevano la storia di questa cucciola mi si è spezzato il cuore. E vedere la foto di cui ho accennato prima mi ha definitivamente fatta a pezzi.

 La piccola si chiamava Adalynn “Addy” Sooter, nata in Arkansas (USA) nel 2014. Due anni fa le era stato diagnosticato un DIPG (tumore intrinseco diffuso del ponte), un tumore del cervello molto aggressivo che miete vittime quasi esclusivamente fra i bambini. I genitori di Addy si sono accorti che qualcosa non andava nel momento in cui hanno visto che la piccola aveva delle difficoltà nel camminare. Da lì la tragedia ha avuto inizio.

Adalynn si è sottoposta a 33 cicli di radiazioni e ha fatto un viaggio della speranza in Messico per tentare una cura sperimentale che però non ha funzionato. Il tumore ha continuato a svilupparsi incessantemente fino a quando non è stato troppo tardi.

Il primo di giugno i genitori di Addy l’hanno riportata in Arkansas, dove la piccola è stata ricoverata in un centro di cure palliative per malati terminali. Il signor Matt Sooter ha pubblicato sulla sua pagina Facebook (Hope for Addy Joy – Fighting DIPG) la foto che potete vedere qui sotto, con questa didascalia: “Un piccolo bimbo non dovrebbe mai dover dire addio alla sua migliore amica, compagna di marachelle e giochi, la sua piccola sorellina. Non doveva andare a finire così. Ma questo è il mondo malato in cui viviamo”.

Adalynn Soother è morta il 3 giugno di quest’anno, all’età di 4 anni, poche ore dopo che questa foto è stata scattata. I suoi genitori hanno donato il tumore della piccola alla scienza, sperando che questo possa essere di aiuto per la lotta contro questo tipo di cancro.

Dalla foto si riesce a leggere l’amore di questo fratello per la sua sorellina. Le tiene una mano sulla fronte, per consolarla e lei, quasi sicuramente incosciente, si aggrappa a lui, come a volersi aggrappare alla stessa vita, al conforto.

Pensare a questi genitori, a quel dolcissimo piccolo bimbo che ha perso una delle persone più importanti della sua vita mi lascia atterrita e attonita. E mi fa apprezzare questa vita, che spesso sottovalutiamo o svalutiamo per cose che, paragonate alla vita stessa, non hanno alcun valore.

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