A volte il desiderio di avere un figlio esplode dentro di te e divampa bruciando tutto quello che trova. Senti visceralmente di volere questo bambino che ancora non conosci e fiduciosa inizi a fantasticare e ad applicarti in una ricerca, anche divertente, con tuo marito (compagno, ragazzo ecc.). Al primo test negativo pensi “si sa che ci vuole tempo”. Al dodicesimo test negativo inizi a sentirti demotivata e ci si mettono anche gli altri dicendoti “è tutta una questione di testa, appena non ci penserai più, succederà”. Ah sì? È così che funziona? Beh, a quanto pare non per tutti. Sicuramente non era una questione di testa per me. Le parole fecondazione assistita hanno suscitato in me diversa emozioni quando sono entrate a far parte della mia vita. La prima reazione è stata la paura, il timore di fare qualcosa che non si conosce e soprattutto di cui non si conosce l’esito. Di secondo acchito ho pensato “devo fare tutto ciò che è in mio potere per riuscirci”. E così ho iniziato a ricercare e ad informarmi. Sulle tecniche a disposizione, sui farmaci usati, sui protocolli applicati e sui centri medici più all’avanguardia. Dopodiché ho pensato “non posso affrontare tutto questo senza una rete di supporto. Voglio essere in contatto con altre donne e uomini che hanno i miei stessi problemi, così da poterci confrontare” e così ho aperto i miei gruppi di sostegno che ad oggi contano più di di 10.000 persone. Sì, siamo così tanti. Io alla fine, grazie ai miei medici, a me stessa, a mio marito, alla mia rete di supporto e a Dio, ce l’ho fatta e sono diventata mamma di due meravigliosi bambini. Il mio pensiero però va ogni giorno alle persone ancora in corsa. Guerrieri che lottano per realizzare il loro sogno di diventare genitori. Fate tutto quello che è in vostro potere per riuscire nel vostro scopo. Studiate, informatevi, ricercate sempre e ascoltate solo il vostro cuore ❤️ https://www.facebook.com/groups/302233563257475/